23 agosto 2015

BattaDIARIO-2: (quasi...) Primo Mese

Ciao a tutti ragazzi, ben ritrovati!
Vi scrivo alle 22:00 di sabato sera del 22/08, appena tornato da una stupenda giornata di spiaggia tra Venice beach e Santa Monica.
Che dire ragazzi qua va tutto alla grande, tutto veramente benissimo ... posso dire di essere protagonista di un qualcosa che è tutto tranne ciò che mi aspettavo, ma mi piace! tra 6 giorni compio il mio primo mese qui negli states e riflettendo ho pensato che se dovessi suddividere in fasi la mia permanenza finora probabilmente sarebbe questa: prima settimana.. traumatica. Nonostante la mia host family continuasse a mandare feedback positivi alla mia famiglia e alla agenzia che gestisce la mia permanenza qui sul mio primo impatto, io non mi sentivo me stesso, quando ero a contatto con le persone mi rendevo conto che nonostante riuscissi a parlare e scherzare tranquillamente avevo una maschera; una maschera che nascondeva la mancanza di casa, della mia famiglia, dei miei amici, della mia città. odori, giornate, risate e litigate.. ma come..? io che sono sempre stato cosi forte, cosi sicuro di me, come potevo sentirmi cosi piccolo e solo, cosi debole e vulnerabile? io che ho fallito cosi tante e volte e mi sono sempre rialzato, come potevo soffrire cosi tanto senza riuscire a reagire? ore e ore passate a pensare a soluzioni per distrarmi ma nulla, non riuscivo a far altro che pensare a ciò che avevo lasciato e non a ciò che invece avevo tanto atteso. Penso di aver capito più cose di me stesso nelle prime 3 notti che in 16 anni di vita. Ma fortunatamente i primi giorni sono passati e ci addentriamo cosi in un'avventurosa, sì avventurosa mi piace, seconda fase: la scuola; visto che Teo mi ha preceduto nella descrizione dei ritmi e delle varie routine, mi soffermerò principalmente sulle emozioni che ho provato i primi giorni, le emozioni che altalenavano tra voglia di scoprire e incertezza in ogni mossa, voglia di urlare ad alta voce che avevo bisogno di amici e allo stesso tempo vergogna ad alzare la mano quando, fissato da occhi curiosi e risolini, dovevo alzare la mano e farmi notare dalla prof con un tremolante "here" al "fR..fRedericou?" durante l'attendance list delle prime mattine. Poi finalmente un'onda di felicità con le prime domande dei compagni e le conseguenti presentazioni ad amici e amici di amici ... quanto incuriosisce sto fRedericou from Italy, ahaha! presentazioni grazie alle quali sono entrato nella tanto attesa terza fase: le prime uscite con gli amici, le prime feste e il ritrovarsi un po' nel pieno della teen-age che, per stare forte e non ammettere a me stesso che non potevo farcela e stavo frignando troppo (sono orgoglioso lo so ahah), ero stato costretto ad abbandonare. Da aggiungere a tutto questo, in primissimo luogo, devo mettere la mia famiglia ospitante: persone fantastiche, di una dolcezza e disponibilità rare; mi hanno lasciato il tempo di ambientarmi, mi hanno lasciato scegliere per qualsiasi cosa e mi fanno visitare portandomi in giro tutti i week end per lo stato che, per ciò che ho visto finora, è davvero un sogno: vivere a 20 min da Venice beach e a 30 dalla montagna, dallo Staples Center, teatro di grandi campioni e grandi vittorie, dalla collina delle stelle e dallo sfarzo di Beverly Hills ... non ha prezzo. Sto incominciando a realizzare ciò che sul volo per NYC non riuscivo nemmeno a pensare ... darò il meglio!
Spero di non avervi annoiati ragazzi, ci aggiorniamo! alla prossima, un abbraccio.
 Federico
P.S. Non mi piace fare in bocca al lupo perchè ultimamente sto capendo che la fortuna in certi casi è davvero relativa, siamo noi che facciamo la differenza nelle cose; quindi ragazzi date il meglio per la stagione che è alle porte, fate un'ottima preparazione e buttate giù tutto in campionato!
 Anche se ora sono ufficialmente un eagle californiano, nel cuore sarò per sempre un leone ruggente. Forza Ravenna!

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