14 agosto 2015

GiardoDIARIO1: DAY BY DAY

Foto intelligente pre partenza

Ciao a tutti, sono Matteo Giardini, classe ’98 che lo scorso anno ha giocato in u17, u19, prima divisione e ho avuto l’onore di fare qualche allenamento settimanale con la prima squadra. Il mio prossimo anno scolastico lo vivrò negli Stati Uniti d’America in una cittadina chiamata Terre Haute nel sud dell’Indiana, esattamente a pochi minuti dal confine con l’Illinois. Ci tengo a sottolineare che tutto questo è stato reso possibile dal Rotary club Galla Placidia di Ravenna, che sponsorizza il mio viaggio.
Per quanto mi sarà possibile avrò l’occasione di condividere con voi due righe su come me la sto passando oltreoceano, in una situazione del tutto nuova per me.

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Beh che dire, in questi giorni mi sono letteralmente buttato dall’altra parte del mondo con un paio di valigie molto pesanti e la testa che definirla confusa è dire poco. Ancora non so che cosa mi riserverà questo anno negli states, ma sarà sicuramente una grande esperienza di vita e penso sia ciò di cui ho bisogno per crescere.
Sono partito da Milano mercoledì 5 agosto, dopo aver salutato (non con estrema facilità) i miei amici prima e la mia famiglia poi, sono atterrato in terra a stelle e strisce nell’aeroporto di Newark, New Jersey. Una volta sbarcato ho iniziato a capire in che guaio mi ero cacciato solamente quando gli agenti di polizia mi hanno iniziato a parlarmi e io non capivo niente. Non so come, ma dopo un travagliato cambio di volo sono riuscito a prendere il secondo per Indianapolis dove mi sono venuti a prendere dei rappresentati del club Rotary ospitante che, dopo un’oretta di macchina, mi hanno portato in quella che sarà la mia casa durante il mio soggiorno negli states. E’ un’abitazione tipicamente americana, c’è il canestro nel viale di accesso al garage, non c’è alcun tipo di recinzione, TV enorme, cucina enorme, camino tutto decorato, finestre che si aprono dal basso verso l’alto, tantissimi poster sui muri …
Io dormo nella stanza del fratello maggiore che ora è giocatore di baseball professionista in Kansas. Questa camera è letteralmente tappezzata di foto di Michael Jordan (ok, sono nel posto giusto!!).
Per ora la casa è molto affollata perché sono persone molto ospitanti, perciò in casa viviamo in 7 e manca pure il fratello maggiore. Oltre ai genitori ospitanti ho anche un fratello ospitante (Will) che gioca a baseball e basket e frequenta la mia stessa scuola, una sorella ospitante (Samantha) che ha 21 anni e che a breve si trasferirà in Missouri per frequentare il college; per questi giorni convivrò anche con il fidanzato ospitante della sorella ospitante (Andrew) che è simpaticissimo, è un attore e sa fare l’imitazione qualunque accento esista negli USA, e anche con un amico ospitate del fratello ospitante (Taj) che viene dal Giappone, si è trasferito da 3 anni e mi da moltissimi consigli per la lingua. Oltre a tutti loro c’è anche un simpaticissimo cane ospitante (Nola) che a differenza della famiglia ospitante non mi può aiutare con l’inglese.

Il giorno dopo il mio arrivo sono andato a scuola a definire il programma che dovrò seguire per il prossimo trimestre, e successivamente, accompagnato da Will ho partecipato all’orientamento dei ragazzi che si sono iscritti al primo anno di High School (Freshmen), ed io, come loro avevo la necessità di sapere come girano le cose nelle scuole superiori. Abbiamo fatto giochi di società e un tour della scuola, ed è stato molto divertente. Se non avete idea di come siano le scuola americane, dimenticatevi completamente quelle italiane. La mia scuola ha una piscina esattamente al centro dell’edificio, un campo da basket con 2500 posti a sedere, un campo da allenamento, una sala pesi, un campo da calcio, uno da baseball, uno stadio da football da 8000 posti, un giardino botanico, una mensa e tante, tante ma veramente tante classi. Dopo aver trascorso il pomeriggio a scuola, abbiamo mangiato un buonissimo pollo arrosto e fatto due tiri nel vialetto con qualche amico di Will.
Il terzo giorno ci siamo svegliati la mattina sul presto e siamo andati in una cittadina a due ore e mezza di macchina da qui, vicino a Chicago, dove è situato un grande parco divertimenti. Questo parco è chiamato Holiday World ed è un po’ più grande di Mirabilandia. Tra rollercoaster e scivoli d’acqua la giornata è passata in fretta ma è stato senz’altro un ottimo modo di accogliere uno straniero e fargli capire quanto tutto in America è più grande e anche più lontano da raggiungere.

Questi sono stati i miei primi giorni americani; spero di potervi aggiornare il più possibile, anche se qua le giornate sono molto piene e tra un po’ inizierò anche a studiare. Proverò a scrivere qualcosa nei week end. Prossimamente mi piacerebbe condividere due righe riguardo alla scuola americana. Vi farò sicuramente saper qualcosa, dipende da quanto riesco a capire i primi giorni di scuola...

Stay tuned!!!

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