Dedicato a Luca Filipponi, amico di basket...
Ciao Fil... mi ricordo molto bene quando da ragazzino ti sbattevi sul campo. La tua stazza fisica ti ha permesso di respirare basket vero, quando Boscia Tanjevic e Matteo Boniciolli ti presero a Trieste, allora forse il miglior settore giovanile italiano, per fare di te un giocatore. Il tuo corpo non abbastanza atletico non ti ha permesso di diventarlo, anche se avevi mani buonissime e una visione di gioco straordinaria. Però la tua incontenibile passione non poteva di certo fermarsi lì e sei diventato in brevissimo tempo un istruttore preparato, coinvolgente, appassionato e appassionante davvero come pochi altri. La tua figura imponente, supportata da un cuore se possibile ancora più immenso, sono stati un punto di riferimento totale per centinaia di piccoli players. Ma è stato proprio il tuo corpo imponente ancora una volta a spezzare i tuoi sogni, Luca, e a cedere in un momento in cui nessuno, ma proprio nessuno, era disposto a perderti...
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