11 febbraio 2017

Cinto's Blog, Chapter 3!

Ciao a tutti e ben ritrovati per il capitolo 3 del mio Blog! 
Innanzitutto buon anno a tutti, sono in ritardassimo lo so, ma meglio tardi che mai! Qua sta andando tutto bene per chi se lo stesse chiedendo, fa fresco e c’è parecchia neve ma in Wisconsin sono abituati a tutto questo perciò non c’è nulla di anormale!!
Come primo “paragrafo del terzo capitolo”, sia per importanza che per ordine cronologico, ci terrei a parlare delle vacanze di Natale. Il nostro “Winter Break”, cosi chiamato, è iniziato Sabato 17 Dicembre per finire il primo di Gennaio (siamo tornati a scuola il 2). Durante queste due settimane mi sono permesso di prendere quattro giorni di pausa da basket e attività varie per andare con la mia famiglia ospitante a trovare i parenti del mio host dad che vivono ad Akron, in Ohio. Ecco che cosi, dopo 9 lunghe ore di macchina, siamo arrivati in questa mediocre cittadina a 1 ora a sud di Cleveland che se non fosse stato per LeBron James sarebbe ora dimenticata anche dai suoi stessi abitanti (se potete non andateci, a meno che non ci teniate a vedere le grigie fabbriche della Good Year).
 
Inoltre, la famiglia del mio host dad è di origini italiane, infatti i nonni immigrarono dall’Italia (esattamente dal comune di Riccia, in Molise): la madre cucina con ricette italiane e sinceramente quello che ho mangiato in quei giorni non era neanche così male (si ma l’acqua della pasta va salata!). Magari avevo un po' sottovalutato, magari avevo un po' di astinenza di qualcosa che mi ricordasse, anche vagamente, l'Italia, ma non era comunque al livello della pasta che cucino io (cucino anche a domicilio ora).
Il giorno della vigilia di Natale è stato piuttosto eccitante perchè, come si dice, l’attesa del piacere è essa stessa il piacere. Sono piuttosto fissato con il basket e come penso ogni persona in questo pianeta sapevo che il giorno di natale ci sarebbe stata la partita tra i Cleveland Cavaliers di LeBron James e i Golden State Warriors di Steph Curry, la rivincita delle Finals dell’anno scorso in cui la squadra del re ha avuto la meglio con una sudatissima vittoria in gara-7, alla Quicken Loans Arena di Cleveland. Ed ecco che una volta ottenuto il consenso di entrambe le famiglie mi sono permesso di prendere due biglietti: non avendo vivi ricordi della nascita di mio fratello, penso sia stato il momento più bello della mi vita. 


Della partita c’è poco da dire siccome suppongo che quasi tutti l’abbiano vista o ne abbiano sentito parlare, ma ho comunque trovato impressionante il livello di fisicità dei giocatori ma soprattutto il giramento di palla dei Warriors: si trovano tutti ad occhi chiusi e la velocità e rapidità dei passaggi mi ha fatto venire il mal di testa sin dalla seconda azione. Poi che dire, LeBron è un carro armato, il ball handling (capacità di palleggiare e di fare "numeri" palleggiando, per chi eventualmente non sapesse cosa vuol dire) di Kyrie Irving è da premio Oscar come migliori effetti speciali, Thompson non sbaglia neanche se metti una tazza al posto del canestro, quando Curry tira non te ne accorgi neanche dal tanto che è rapido e Durant…Durant lasciamo stare…tanta tanta roba.
L’ambiente dell’arena è veramente bellissimo, non c’era un singolo posto libero nonostante fosse il giorno di Natale, il tifo è correttissimo e tutto è perfetto e fantastico. 
Insomma, come primo natale lontano da casa non mi è poi andata cosi male…
Un’altro evento degno di nota per questo capitolo è sicuramente stato l’hockey weekend: il distretto Rotary in cui mi trovo organizza eventi per tutti gli exchange students ogni due mesi, e così il primo weekend di Gennaio ci siamo ritrovati tutti insieme per trascorrere un sabato pomeriggio a Madison, in cui abbiamo visitato il campidoglio e vagato per le strade del centro (chiamato “downtown”). L’highlight della giornata è sicuramente stata la partita di Hockey dei Wisconsin Badgers alla quale abbiamo assistito: la squadra è attualmente considerata la più forte negli Stati Uniti perciò è stata una partita di piuttosto alto livello contro il college di Michigan State. 

Se però devo essere del tutto sincero, trovo l’hockey abbastanza noioso. All’inizio sono rimasto sorpreso da come questi ragazzi volino sui pattini e allo stesso tempo si tirino delle gran spallate senza perdere troppo il controllo, considerando anche che ho provato a pattinare per la prima volta e mi è sembrato abbastanza difficile, ma dopo i primi 5 minuti diventa già noioso. Se poi devo dirla tutta tutta, non avevo idea delle regole (e tutt’ora non capisco niente) e alla fine del secondo tempo ero pronto per andare via. Mi è però stato detto che in una partita di hockey ci sono tre periodi da 20 minuti, quindi mi sono dovuto sedere di nuovo sul mio seggiolino e guardare questi pattinare dietro un disco che scivola sul ghiaccio. E’ comunque stato qualcosa a cui dovevo assistere durante la mia permanenza, dato che l’hockey è uno degli sport più popolari negli Stati Uniti.
E con il basket come vai? Il basket è divertente, nonostante veda il campo meno di un aquilotto arruolato in prima squadra trovo comunque bellissima l’atmosfera delle partite, con palestre sempre piene e tanti ma tanti ragazzi: se fosse cosi anche in Italia, giocare a basket sarebbe tutta un’altra cosa, credetemi! A livello di risultati invece stiamo andando abbastanza bene, a breve inizierà la fase dei playoff con un paio di partite “win or go home” da giocare: vincendole tutte si va al livello statale, in cui si gioca il cosiddetto “State Tournament” al Kohl Center di Madison! Spero tanto di raggiungere questo obiettivo che ci siamo posti perché avere l’onore di giocare su un campo cosi prestigioso davanti a 18000 persone deve essere veramente bellissimo! 
Vi terrò sicuramente aggiornati!

Per questo terzo capitolo è tutto, il tempo sta volando e di cose ne stanno succedendo tante perciò ci si risente presto, alla prossima!

Cinto



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