I Leoni Bizantini in queste ore
difficili per il Basket Ravenna Piero Manetti lanciano un appello a
tutta la città: chiediamo alle istituzioni, al mondo
imprenditoriale, a tutti i cittadini di fare il possibile affinché
non venga vanificato questo meraviglioso progetto che ha
rappresentato una vera e propria novità positiva per la nostra città
e ha dimostrato che i risultati sportivi e i valori sociali possono
crescere insieme.
Questi quattro anni hanno portato ad
essere Ravenna una piazza rispettata nel mondo del basket e ovunque
apprezzata per la grande e corretta partecipazione di pubblico
composto da tante famiglie con bambini anche piccolissimi, gruppi di
amici, pensionati, coppie giovani e meno giovani.
Ciò che ha cementato i Leoni Bizantini
non è solo la passione per uno degli sport più belli al mondo, che
tanti di noi hanno conosciuto proprio grazie a questa esperienza, ma
di un vero e concreto progetto che vede nello sport il veicolo per
fare gruppo, stare insieme, divertirci prima di tutto con alla base
l’etica sportiva che è stato il valore fondante trasmessoci
innanzitutto dalla dirigenza e dagli atleti della Basket Ravenna
Piero Manetti.
Non vogliamo perdere tutto questo.
Siamo profondamente convinti che la città intera non possa
permettersi di perdere questo enorme patrimonio costruito passo dopo
passo in questi anni.
Siamo consapevoli che la crisi
economica non ancora superata ha fortemente indebolito il mondo
imprenditoriale e l’ha reso più prudente nel sostenere
finanziariamente progetti sportivi come di altra natura.
Ma qui in gioco non c’è l’acquisto
del campione NBA. Gli atleti con cui abbiamo condiviso tanti successi
ed anche momenti difficili sono stati innanzitutto umili campioni di
umanità e giocatori che ci hanno fatto divertire all’insegna dei
più sani valori sportivi. Con persone come loro vogliamo continuare
questa nostra avventura. Qui in gioco c’è la possibilità di
mantenere in vita questa impresa che oltre a dare lavoro a più di 30
persone consente di offrire la pratica sportiva ad oltre 450 ragazzi
e ragazze. In gioco c’è infine la possibilità di dimostrare a noi
stessi che questa città, come già accaduto in altri momenti
difficili, ha le capacità per non dilapidare in pochi attimi ciò
che faticosamente ed entusiasticamente abbiamo costruito in questi
anni.
#vogliamocontinuareagiocare
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