Dopo due prestazioni convincenti Ravenna torna a giocare una partita deludente, senza una costante convinzione e determinazione, subendo l'iniziativa degli avversari apparsi tutt'altro che irresitibili escludendo il solito predominio fisico sotto canestro a cui i giallorossi sono ormai abituati. Un solo parziale esaltante, il terzo quarto, nel quale Ravenna riesce ad alzare la pressione a tutto campo (15-2 il parziale con 11 palle recuperate) passando dal -5 dell'intervallo al +8 degli ultimi 10'. Quando la partita sembra risolta gli ospiti tornano a spegnersi, Modena senza fare nulla di particolare riprende a crederci e chiude un finale confuso in vantaggio di 3 con Ravenna che nel momento decisivo smarrisce canestro ed idee, alimentando i rimpianti per le occasioni perse di restare a contatto con la zona della classifica che conta. Dalla mediocrità della prova collettiva si salvano solo Ravaioli, che si sta ritagliando un ruolo di riferimento dando continuità alla qualità e all'impegno necessario per ottenerla, e Neri protagonista nel momento più esaltante del match.
Coach: "Siamo quasi alla fine del girone di andata e, vista la qualità di quasi tutte le squadre affrontate, non parlerò più dei nostri avversari che, pur con caratteristiche e potenzialità diverse, sono tutti alla nostra portata. I nostri veri avversari siamo noi stessi, il nostro atteggiamento che se non si traduce in massima intensità per 40' ci porta a subire l'iniziativa di qualunque avversario. Non c'è dubbio che la priorità di un gruppo giovanile sia il miglioramento delle abilità tecniche e lo sviluppo delle conoscenze tattiche del gioco, ma se questo avviene in un contesto di modesta intensità e concentrazione non riusceremo mai a concretizzarlo in situazioni agonistiche ad alto "stress" e pressione. Siamo tutti d'accordo a condividere queste idee nello spogliatoio, non siamo pronti o disposti a realizzarle in palestra ed i risultati sono quelli di oggi". Nicola Biancoli #9: "Siamo partiti male, con scarsa concentrazione e intensità, sia in attacco che in difesa. Questo ci ha portato a terminare il primo tempo al di sotto dei nostri avversari. Nel terzo quarto, pressando, siamo riusciti ad alzare i ritmi, fino a superare la squadra di casa. Bisognava soltanto continuare a giocare con la stessa intensità in modo da chiudere subito la partita ma, purtroppo, non è andata così. La concentrazione e il ritmo si sono abbassati permettendo agli avversari di raggiungerci e superarci. Nei momenti importanti è necessario saper mantenere il ritmo alto e questo si ottiene solo se ci si allena duramente. Questa è l'idea da cui dobbiamo ripartire". |
22 gennaio 2012
Match Report U15E @ PSA Modena
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