In questi 4 mesi ho cercato di di conoscervi e di entrare in sintonia con le vostre personalità, i vostri pregi (non solo tecnici), le vostre insicurezze che nascondete e che limitano la vostra crescita. L'impressione immediata è stata di un grande lavoro fatto da chi mi ha preceduto: siete una squadra.
Il passo successivo è convincere ognuno di voi a sacrificare una parte di sè per cederla alla squadra. La "gioia" nei vostri occhi è ancora in gran parte l'espressione di "quanto tempo ho giocato, quanti punti ho segnato, quanti errori ho commesso..." arrivando ad uscire dal campo di una partita vinta a testa bassa se l'autovalutazione individuale era negativa. Lavorare duro (come disperatamente cerchiamo di urlare a inizio gara) è la base per crescere come giocatori, ma dobbiamo farlo consapevoli che solo il gruppo ha la forza di raggiungere grandi obiettivi e per questo a volte dobbiamo essere disposti a cedere qualcosa. Oggi a me, domani a te, ma sempre noi.
Per chiudere allego le statistiche totali delle prime 10 partite giocate (e non dimenticate quello che ho appena scritto!)
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