17 novembre 2011

Match Report U15R @ Castelbolognese


Castelbolognese, lunedì 14 alle 19:45, è la prima palla a due in trasferta per gli Under 15R in questo campionato cominciato un po’ in ritardo, ma che sta già prendendo un ritmo incalzante.
Si torna in campo infatti senza aver ancora digerito la sconfitta interna di venerdì, con un avversario che era alla portata dei nostri ragazzi.
Bisogna comunque guardare avanti e la testa è già sulla partita di oggi: le sensazioni in riscaldamento sono buone, ma il ricordo della partita dello scorso anno è ancora nitido: due squadre equilibrate con un unico giocatore del Castelbolognese ad uccidere la partita, senza che nessuno trovasse il modo di mettergli pressione.
Proprio per questo Giovanni chiede ai ragazzi intensità in difesa, “non vince chi fa un canestro in più, ma chi ne subisce uno in meno”.
Pronti, via e Ravenna va subito a canestro con facilità e mette pressione agli avversari sulla rimessa; prima però che si possa pensare che sarà tutto facile ecco salire in cattedra il 23 avversario che ribatte colpo su colpo e tiene in parità la sua squadra con un 5/5 impressionante.
Potrebbe essere il fantasma della partita del 2010 che si ripresenta, ma Giovanni chiama subito un time-out: poche indicazioni sull’attacco, un solo obiettivo, rendere tutto più impegnativo per gli avversari con una difesa più presente, non solo veloce ma anche “fisica”.
Detto e fatto, la squadra reagisce immediatamente, la marcatura si fa più pressante e “il nemico pubblico n. 1” non sporcherà più il referto con altri punti segnati.
Da questo momento la partita diventa semplice, negli ultimi tre quarti gli avversari non vedono mai il canestro e i nostri ragazzi si possono permettere una serata tranquilla, con Giovanni che regala giustamente minuti a chi solitamente gioca meno.
Due sole annotazioni in conclusione: è bello vedere una squadra “di amici”, molto legati fra loro, pronti anche dalla panchina a sostenere chi sta giocando; merito sicuramente di chi li allena, ma anche di questi ragazzi che ormai da diversi anni giocano insieme; la seconda (anche se preferisco non commentare quello che fanno i singoli giocatori) è un complimento a Marcello, il più piccolo della squadra, che appena entrato in campo ha subito realizzato quello che gli era stato chiesto, portando il confronto anche sul piano fisico pur di non lasciare spazio al suo avversario (che aveva dalla sua chili e centimetri). Questa è la grinta che piace a chi sta in tribuna e, sono certo di non sbagliare, anche a chi sta in panchina.

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